Sono tantissime le aziende che, ogni giorno, si chiedono come scegliere il packaging perfetto per il loro nuovo prodotto. Le alternative per quanto riguarda il materiale sono tantissime: si va dalla scatole di carta fino ai sacchetti in juta (giusto per citare due esempi).
Prima di arrivare a definire i dettagli relativi al materiale, è opportuno considerare altri step. Scopriamo assieme quali sono.
L’importanza dell’ascolto del target
La prima cosa da considerare quando ci si chiede come scegliere il packaging per un prodotto riguarda l’ascolto del target. Essenziale è dare vita a una soluzione in grado di incontrare alla perfezione il mondo valoriale dei propri clienti.
Se, per esempio, si sta per lanciare un prodotto dedicato a un pubblico alto spendente e attento ai dettagli di lusso, il giallo acceso non sarà la scelta migliore. In questi frangenti, ci si può orientare verso il bianco e il nero, veri e propri archetipi quando si parla di soluzioni esclusive.
Attenzione alla legge
Ci spostiamo un attimo dall’ambito della creatività, ricordando che, quando si parla di consigli per scegliere il packaging perfetto, un cenno doveroso deve essere dedicato alla legge in particolare al decreto legislativo n. 116/2020. Questo vale soprattutto quando si parla di prodotti alimentari, la cui commercializzazione deve rispondere a specifiche linee guida messe in primo piano dal legislatore.
Focus sul logo
Nel momento in cui ci si chiede come scegliere il packaging perfetto per il prodotto che si sta lanciando, non si può non fare riferimento all’importanza di rivolgersi a un grafico esperto. Questo professionista è infatti in grado di dare al logo le dimensioni giuste a seconda del materiale e del formato scelto per il packaging (come ben si sa, non è detto che si tratti di una scelta unica). Se si punta all’efficacia, è infatti cruciale fare sì che il logo risulti subito riconoscibile. I clienti, ma anche gli utenti che non sono stati ancora acquisiti, devono associare nell’immediato il prodotto all’azienda.
Coerenza sempre
Quando si parla di packaging perfetti, è essenziale non dimenticare mai la coerenza con l’identità di marca. In questo caso, ci viene in aiuto un esempio illustre: quello di Apple. Il colosso fondato e reso grande dall’indimenticabile Steve Jobs, negli ultimi anni, punta sempre di più all’essenzialità lato prodotto. Questa scelta, che fa parte ormai della struttura portante dell’identità del brand, si riflette anche nel packaging. In merito a quest’ultimo aspetto, è doveroso fermarsi un attimo a pensare e valutare bene come e cosa si è comunicato negli anni. Se, per esempio, ci si è sempre orientati verso un approccio sostenibile, ha davvero poco senso dare spazio a un packaging in plastica.
Non dimenticare la vetrina del tuo negozio
Studiare il packaging del prodotto che si sta per lanciare significa, per forza di cose, prendere in considerazione anche l’eventuale vetrina del proprio negozio. Nelle situazioni in cui si ha un punto vendita fisico, infatti, può essere utile esporre il nuovo prodotto completo di packaging.
Personalizzazione? Sì, grazie!
Soprattutto nell’ultimo anno, i comportamenti dei consumatori sono cambiati tantissimo. Chi acquista un prodotto, cerca nel brand a cui sceglie di dare il proprio denaro un percorso di esclusività. Ecco perché la personalizzazione non deve mai essere dimenticata. I clienti la apprezzano online – per rendersene conto, basta rammentare il valore che ha per il successo di un brand un servizio clienti dedicato e di qualità – ma anche offline.A tal proposito, è il caso di ricordare la possibilità di customizzare il packaging dei propri prodotti. Le idee utili al proposito sono tantissime. Si può per esempio realizzarlo con il nome del cliente o con delle frasi particolarmente ironiche o riflessive.
C’è davvero l’imbarazzo della scelta! Quello che conta è non dimenticare mai che il packaging deve stupire e appagare esattamente come il prodotto.