Come diventare investigatore privato? Sono tantissime le persone che si pongono questa domanda. La professione in questione, infatti, è al centro di un forte interesse. La cosa non deve sorprendere: tra indagini per sospetta infedeltà coniugale e altre che, invece, sono incentrate sulla ricerca di eredi, la quotidianità professionale dell’investigatore privato è all’insegna delle sfide.
La prima cosa da dire in merito è che investigatori privati non ci si improvvisa. Necessario, infatti, è seguire uno specifico percorso formativo. Se ti stai chiedendo quale sia, nelle prossime righe puoi trovare alcune informazioni utili.
Lavorare come investigatore privato: i requisiti formativi
Il primo passo per lavorare come investigatore privato prevede il focus sui requisiti formativi. Necessario è essere in possesso di una laurea in giurisprudenza. Un’altra opzione possibile è la laurea in giurisprudenza, per non parlare dei master in criminologia e in scienze dell’investigazione. Da non dimenticare è anche il fatto di avere alle spalle almeno tre anni di praticantato. Un doveroso cenno va poi dedicato ai corsi di aggiornamento, da frequentare in ottemperanza ai contenuti del D.M. 269/2010.
I contenuti di questo decreto meritano un piccolo approfondimento. Per quale motivo? Perché mettono in primo piano la differenza tra diverse figure. Ecco quali:
- Investigatore privato titolare di uno studio
- Investigatore indipendente autorizzato
- Informatore autorizzato indipendente
- Informatore commerciale titolare di istituto
Guardando nello specifico al caso dell’investigatore privato titolare di studio, è il caso di sottolineare che, per ricoprire questo ruolo, è necessario essere in possesso di una laurea triennale – requisito minimo – scienze politiche, giurisprudenza, economia. Tornando un attimo al praticantato – obbligatorio nei casi in cui si ha intenzione di aprire un’agenzia di investigazioni – facciamo presente che deve essere svolto con profitto presso una realtà come quella che si ha intenzione di avviare. Da non trascurare è anche la necessità di non avere a proprio carico condanne di natura penale per delitti colposi.
Nelle situazioni in cui si è in possesso dei requisiti appena citati, è possibile rivolgersi alla prefettura della propria città di competenza con lo scopo di ottenere la regolare licenza per l’esercizio dell’attività. Entrando nel vivo delle peculiarità della licenza stessa, facciamo presente che, dal punto di vista tecnico, viene definita come licenza di Pubblica Sicurezza. Essenziale è sottolineare il suo essere personale e assolutamente non cedibile.
Proseguendo con i consigli utili per dare il via alla propria attività come investigatori, è importante porre l’accento sul fatto che, al momento della presentazione della licenza, è opportuno avere già a disposizione dei locali come sede dell’agenzia.
Gli obblighi dell’investigatore privato titolare di studio
L’investigatore privato che ha ottenuto la licenza è solo all’inizio del suo percorso. L’attività in questione, come già detto, è estremamente complessa. Nel momento in cui la si avvia, bisogna tenere in considerazione alcune regole fondamentali da rispettare. Tra queste, spicca la necessità di esporre, presso la propria sede, la licenza sopra citata. Lo stesso bisogna fare con gli onorari economici.
Una parentesi doverosa da aprire riguarda la capacità di dire no. Un investigatore privato che svolge il suo lavoro con etica deve essere capace di interpretare le esigenze del cliente e di capire in quali casi le richieste in questione non hanno senso, sono pericolose o non possono portare a nessun risultato in Tribunale.
Come diventare investigatore privato dipendente
Fino ad ora abbiamo parlato dei requisiti per diventare investigatore privato titolare di studio. Come muoversi nelle situazioni in cui, invece, si punta a lavorare durante le indagini nello staff del professionista sopra citato? In questi frangenti, è necessario essere in possesso di un diploma di scuola media superiore e aver svolto almeno tre anni continuativi di pratica presso lo studio di un investigatore in possesso di regolare licenza da almeno cinque anni.