L’applicazione dell’IVA nell’e-commerce

L’e-commerce è un nuovo settore che si è sviluppato in modo esponenziale dopo l’avvento di internet. I principali vantaggi di questo sistema sono conosciuti da tutti. Si ha la possibilità, innanzitutto, di comunicare con un numero pressoché sterminato di potenziali clienti, i quali non si potrebbero mai raggiungere con un semplice negozio fisico. Inoltre i costi di gestione sono quasi sempre molto più bassi. Basti pensare alla necessità di pagare un affitto per i locali commerciali, bollette e spese relative al personale necessario. Molto spesso, infatti, un negozio e-commerce necessita di minore occupazione di quanto non sia essenziale in un negozio tradizionale. Ovviamente, poi, i benefici non sono solo per i venditori. Un cliente che voglia effettuare acquisti con questo metodo potrà godere di notevoli ripercussioni positive. Esso troverà una varietà di prodotti che difficilmente sarebbe replicabile in una realtà di vendita al dettaglio. La grande concorrenza presente su internet ed il numero sempre più elevato di venditori, permette anche di ottenere un altro vantaggio molto importante. Stiamo parlando del prezzo di vendita. Il mondo dell’e-commerce, infatti, offre prezzi sempre molto competitivi e, solitamente anche più bassi di quelli presenti nei negozi tradizionali.

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Quando si parla di commercio elettronico occorre fare un distinguo tra quello diretto e quello indiretto. Il primo consiste nella vendita di infoprodotti o di file che possono essere scaricati subito dopo l’acquisto. In questo caso, quindi, il venditore veicola file audio, video o libri direttamente sul computer del cliente, senza necessità di alcun tipo di spedizione. Ovviamente questo metodo è più immediato e crea un rapporto più rapido con il cliente. Sotto l’aspetto fiscale, questo tipo di commercio ha delle specifiche caratteristiche. Presupponendo che il cliente finale si trovi in Italia od in altro Paese dell’area Euro, sorge l’obbligo per il venditore di emettere regolare fattura. Nella compilazione di quest’ultima si dovrà applicare la normativa IVA relativa al Paese del venditore, in questo caso l’Italia. Infatti tutte queste operazioni vengono considerate realizzare sul territorio del nostra Stato. Se il cliente dovesse essere esterno all’Europa, l’operazione si configurerebbe, secondo il nostro ordinamento, come esente da IVA e, quindi, non dovrà essere applicata alla fattura.

Con il termine indiretto, si identifica quel tipo di commercio elettronico che prevede la vendita di prodotti fisici tramite internet. In questo caso, quindi, la rete svolge il ruolo di veicolo informativo tramite il quale raggiungere il maggior numero possibile di potenziali clienti. Se il cliente è italiano o di altro paese comunitario, l’operazione è comunque esonerata dall’obbligo di emettere fattura o scontrino fiscale. Colui che vende dovrà provvedere a registrare le vendite giornaliere ed indicare l’IVA su tali operazioni sul registro dei corrispettivi. Un caso differente si ha quando il cliente si trova in un paese extra europeo. In questo caso dovrà essere comunque registrata la vendita ed indicato il valore dell’IVA ma le modalità sono differenti. Se l’operazione rientra in una data soglia prevista, si applicherà l’IVA del Paese di partenza della merce. Quando si supera la suddetta soglia dovrà, invece, essere applicata la normativa del Paese destinatario per quanto riguarda l’applicazione dell’imposta indiretta sui consumi.