La presenza sul web dei fotografi di matrimoni, in quanto considerate ditte individuali, è regolamentata da una serie di normative. Di seguito riporteremo le norme e le leggi che regolarizzano il lavoro del fotografo di matrimoni nella gestione dei siti web e più in generale nella loro attività lavoratia giornaliera.
Prima regola fondamentale per un fotografo di matrimoni è dotarsi di partita I.V.A.
E’ fondamentale dotarsi della certificazione professionale, soprattutto oggi che il panorama dei fornitori in ambito wedding è saturo di fotografi abusivi che vanno a rovinare il mercato dei professionisti del settore, attuando strategie di concorrenza sleale con prezzi ridicoli e sminuendo il grande lavoro, la professionalità e l’impegno che impiegano gli esperti nella creazione di un lavoro realizzato a regola d’arte.
Per quanto riguarda, più dettagliatamente, la gestione dei siti internet di fotografi per matrimoni, è importante, al fine di evitare sanzioni,
Riportare il numero identificativo della partita I.V.A. sull’home page del sito
Predisporre su tutti i form contatti il meccanismo standard di visione e accettazione in materia di privacy
Predisporre l’avviso dell’utilizzo cookies.
Cookie law è l’ultimo, in ordine cronologico, degli obblighi di legge relativi alla regolamentazione dei siti web ed è vivamente consigliato informarsi e successivamente verificare se il proprio sito sia soggetto o meno all’esposizione dell’informativa sull’uso dei cookies. Invece, i template grafici utilizzati sul portfolio online dei fotografi per matrimoni professionisti, dovranno essere regolarmente acquistati dagli appositi store on line predisposti alla vendita e disporne l’apposita licenza d’uso al’inrterno del proprio sito.
Infine, per la difesa dei propri contenuti, per la proprietà intellettuale sugli scatti, il fotografo matrimoni professionista potrà ricorrere all’inserimento del classico watermark recante il logo della propria ditta su ogni scatto ma grazie ai programmi di grafica, come photoshop, potrebbe facilmente essere rimosso. L’alternativa, più sicura, è quella di difendere i propri lavori scegliendo l’apposita licenza CC – Creative Commons.