Capannoni mobili, qual è la normativa da seguire?

La domanda crescente di un determinato prodotto può portare le aziende del settore ad avere bisogno di ampliare i loro spazi, così da poter produrre una maggiore quantità di prodotti, così da avere un magazzino più grande, così da avere maggiore spazio per lo stoccaggio. Per ampliare i propri spazi aziendali, sono oggi disponibili molte diverse soluzioni. Tra le più performanti e adatte alle esigenze delle aziende di oggi, dobbiamo ricordare i capannoni mobili, che permettono infatti di dare vita a degli spazi in più, anche molto ampi, in pochissimo tempo. Cerchiamo allora di capire insieme quale sia la normativa per la realizzazione dei capannoni mobili.

 

Capannoni mobili: i documenti necessari

Il bello dei capannoni mobili è che non è necessario richiedere la concessione edilizia. Questo comporta una netta diminuzione delle tempistiche. I capannoni mobili possono insomma essere costruiti anche all’ultimo momento, così da rispondere al meglio alle esigenze di crescita di un’azienda, così da rendere possibile per un’azienda non dover rallentare la sua produzione, la sua attività, così da rendere possibile un arricchimento nel più breve tempo possibile delle sue casse.

È necessaria ovviamente la Segnalazione Certificata di Inizio Attività – S.C.I.A., da presentare direttamente al Comune deve il capannone deve sorgere. Presentata questa documentazione, ecco che è possibile iniziare immediatamente i lavori. Questo è vero, ma attenzione, nel caso in cui il capannone mobile che si desidera realizzare risulti di immense dimensioni è necessario presentare anche la D.I.A. – Denuncia di Inizio Attività. Questa denuncia è necessaria anche nel caso in cui il capannone, grande o piccolo che sia, va a modificare in modo particolarmente intenso la forma dell’azienda o nel caso in cui vi siano dei vincoli paesaggistici. Le tempistiche in questo caso si allungano. È possibile infatti che sia necessario attendere 30 giorni per riuscire ad ottenere la documentazione necessaria. Si tratta comunque di tempistiche non poi così esagerate. 30 giorni, un mese, alla fine non è poi molto infatti!

 

Il pagamento dell’IMU sui capannoni mobili

I capannoni mobili rientrano solitamente nelle categorie C e D. L’IMU sul capannone dovrà essere pagato proprio in base a questa categoria. Ecco il calcolo che è necessario fare per capire a quanto ammonti l’IMU da pagare: la somma della rendita catastale e del coefficiente di rivalutazione, pari al 5%, che deve poi essere moltiplicata per l’aliquota IMU prevista da quello specifico comune. Si tratta di una bella cifra, su questo non ci sono dubbi, ma è anche vero che è possibile portare in detrazione il 50% di questa cifra. Questa è una detrazione molto importante che permette alle aziende di vivere alla leggera il nuovo capannone mobile che hanno deciso di realizzare.

 

Capannone mobile, è anche la soluzione più economica

Come abbiamo appena avuto modo di vedere, il capannone mobile è la soluzione in assoluto più veloce per ampliare gli spazi aziendali. Nella maggior parte dei casi è infatti possibile iniziare immediatamente i lavori. In altri casi si attende un po’ più a lungo, ma mai oltre 30 giorni. L’IMU lo si può portare in detrazione così da non dover spendere un'esagerazione. Non solo, i capannoni mobili sono anche nettamente più economici rispetto i capannoni in muratura di stampo tradizionale. Inoltre questo è un settore molto competitivo in questo momento, proprio per questo motivo le realtà specializzate si danno battaglia a suon di tariffe sempre più basse, sconti e promozioni. Consigliamo quindi di richiedere qualche preventivo per il capannone che si ha in mente di realizzare, da confrontare poi tra loro in modo da scegliere la realità che permette di ottenere il migliore rapporto tra qualità e prezzo.