L’e-commerce è indubbiamente un settore in crescita. Si tratta di un dato inequivocabile, ormai accertato da più fonti. Aumentano gli italiani che comprano online e crescono le imprese che investono nel settore. Tuttavia, rimane basso il numero di piccole e microimprese che investe o prevede di investire in questa risorsa. Perché?
Ci sono almeno 6 punti chiave per cui l'e-commerce è ancora oggi poco sfruttato.
Aprire un e-commerce costa.
Ecco il primo ostacolo. Ma è davvero così? Non è certamente possibile aprire un e-commerce con 500 euro ma non ne servono nemmeno 10.000. Tuttavia è necessario comprendere che non si tratta di una spesa a vuoto ma di un investimento commerciale…cui deve seguire un investimento pubblicitario.
Un negozio online aumenta la visibilità del vostro marchio e vi permette di raggiungere clienti distanti dalla vostra sede/negozio, che altrimenti non avreste mai acquisito.
Sta a voi decidere se investire o no, ma l’importante è capire che se gestirete bene il progetto non si tratterà di soldi sprecati ma di una reale possibilità di aumentare il vostro profitto.
Non compro online e non conosco questo mondo. Sono diffidente.
Il gap generazionale esiste tra i fruitori dell’e-commerce, quindi è logico che sia un punto chiave.
Molte imprese sono guidate da chi ha più di 45/50 anni, persone che apprezzano ancora toccare con mano i prodotti prima di acquistarli e che sono diffidenti nell’usare la carta di credito online. Costoro sono paradossalmente molto più disposti a spendere soldi per brochure, cartelloni e volantini che per un sito web. Vogliono investire nella materialità del reale, piuttosto che nell’immaterialità del digitale.
Mostrare loro le potenzialità di un e-commerce con dati altrettanto concreti, che possano "toccare con mano", rappresenta spesso la svolta.
Aprire un e-commerce da soli è facile… ci ho provato, ma non ha funzionato.
Capita spesso, quando si parla di digitale, di pensare che tutto sia facile. Basta mettersi davanti al PC e con l’utilizzo di pochi strumenti è possibile fare di tutto. Peccato che poi il sito web realizzato in 5 minuti con un tool gratuito non sia affatto responsive e non sia ottimizzato per essere individuato da Google o che i contenuti non siano ottimizzati, non siano emozionali, la grafica non sia in linea con il brand… o che, peggio ancora, anche il brand sia amatoriale, e non si guadagni quindi la fiducia degli utenti online.
Se si vuole procedere da soli è bene impegnare un po' del proprio tempo a leggere qualche libro sull’argomento, in modo da capire quali sono le competenze necessarie allo sviluppo e alla gestione di un e-commerce: dalla conoscenza della programmazione per la corretta gestione di CMS e personalizzazioni, alla conoscenza dei motori di ricerca e della SEO per far poi trovare il proprio negozio online, dalla conoscenza della UX (user experience) per rendere fruibile e piacevole il sito, alla grafica per un'immagine professionale e coordinata, dal copywriting per la scrittura di testi accattivanti e messaggi che sappiano trasmettere la propria professionalità, all'advertidsing per poter sfruttare al meglio i canali promozionali online…
Vorrei fare questo passo ma non so a chi rivolgermi.
Se non fate parte di quelle persone che hanno compreso che non si può fare tutto da soli, allora siete a buon punto e sapete che dovete affidarvi a degli esperti, ad esempio i membri di una web agency o un gruppo di freelance.
È importante che si instauri un rapporto di fiducia reciproca perché per realizzare un bel progetto è necessario l’impegno di tutti.
Non sono ancora convinto. Vorrei vendere online ma non voglio aprire un negozio mio. Ci sono alternative?
Certo! Si chiamano marketplace: Amazon e Ebay sono due tra le tante possibilità.
Attenzione però a controllare bene le condizioni di vendita: in base al prodotto che vendete queste possono essere molto differenti, quindi controllate i costi fissi e le percentuali sulle vendite.
Questo può essere un punto di partenza per capire le logiche del settore.
Ho un e-commerce, ma non funziona.
Per quelli che hanno già fatto questo passo ma sentono di aver solo perso tempo e denaro, ecco qui una check-list da seguire per identificare il problema del vostro e-commerce e farlo finalmente funzionare:
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- SEO, search engine optimization
Ottimizzazione per i motori di ricerca. È inutile avere un sito, se nessuno sa che esiste. - User experience
Il cliente è al centro. Bisogna capire se a causa di una grafica confusionaria o di una procedura di acquisto complessa i vostri clienti scappano. Attenzione alle homepage piene di contenuto: guidate il cliente nelle varie sezioni, create una ricerca interna facile da usare e cercate di ridurre al minimo i passaggi dall’aggiunta del prodotto nel carrello al pagamento. - Schede prodotto
Siete un e-commerce, le persone non hanno modo di toccare i prodotti: siete voi che dovete descriverli al meglio. Fornite schede dettagliate con belle foto, misure, colori disponibili e materiali impiegati.
Create fiducia e feedback con le recensioni di altri utenti. - Assistenza
Siate sempre presenti, se qualcuno ha delle domande, su tutti i canali presidiati dai vostri clienti e potenziali clienti. Risolvete i problemi nel minor tempo possibile e rispndente sempre a tutti. - Marketing
Come tutte le attività, l'attività di marketing, in questo caso web marketing, va seguita costantemente. Advertising, piani di ottimizzazione SEO, Social, DEM ecc.
- SEO, search engine optimization
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Riflettete molto bene prima di fare questo passo.