Il valore dell'oro, il metallo prezioso per eccellenza, da sempre è espresso in dollari e il valore del dollaro influisce in maniera inversamente proporzionale sul suo prezzo: maggiore è il valore del dollaro e minore è il prezzo dell'oro, ciò si fonda sul fatto che serviranno meno dollari per acquistare un oncia di oro.
Ritenuto un bene di rifugio, il suo prezzo aumenta in situazioni di instabilità economica e politica perché gli investitori saranno portati ad abbandonare investimenti a rischio e rifugiarsi appunto nell'oro.
Il 2017 non è stato di certo un anno facile per le quotazioni di oro, tra l'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, le politiche monetarie delle banche centrali, sempre di più volte all'aumento dei tassi d'interesse, e la minaccia missilistica della Corea del Nord.
Un anno non proprio roseo si chiude e un'altro si apre. Il 2018 per molti investitori rimane un’incognita in materia di prezzo dell'oro, ma vediamo quali possono essere i fattori che incidono sul prezzo di questo prezioso metallo.
La forte instabilità politica e anche economica dell'Europa è uno dei fattori che sicuramente incide sul prezzo dell'oro, spingendolo inesorabilmente verso l'altro, si pronostica un aumento del prezzo dell'oro che potrà arrivare anche a 44 euro al grammo.
Le previsioni sono positive ma bisogna considerarle come tali, quindi non necessariamente bisogna correre ad acquistare oro da investimento sotto forma di lingotti o monete perchè si potrebbe verificare la situazione totalmente opposta.
Il valore del petrolio più che influire finisce per riflettere il valore dell'oro, entrambi infatti sono influenzati da eventi quali guerre, attentati, che finiscono inesorabilmente per far aumentare il prezzo sia dell'oro che del petrolio.
Ad incidere sul prezzo dell'oro sono anche le economie dei maggiori Paesi produttori di questo prezioso metallo tra cui, Australia, Sudafrica e Perù ed economie emergenti come Cina e Russia che hanno aumentato in maniera considerevole la loro richiesta di oro e altre materie prime. Da non sottovalutare il ruolo che assumono le Banche Centrali che sono le principali detentrici di oro e i tassi d'interesse nazionali, in particolare quello della FED (Banca Centrale Americana) perché se i tassi d'interesse aumentano il prezzo dell'oro proporzionalmente scenderà, in conseguenze del fatto che gli investitori preferiranno spendere il proprio denaro in titoli di stato o altri asset collegati al tasso d'interesse piuttosto che in oro, in quanto maggiormente redditizi.
Prendendo atto di tutti questi fattori non resta che decidere in automonia quando eventualmente sia il periodo migliore per investire nel bene rifugio per eccellenza, l'oro.