Da alcune settimane è scoppiato un nuovo caso nel variegato – e complesso – mondo della normativa web: Getty Images, tra le più importanti agenzie fotografiche al mondo, ha depositato presso la Commissione Europea di Bruxelles un ricorso contro il motore di ricerca Google; il motivo è – come si legge in questo articolo pubblicato sul Sole24ore e in un altro contributo apparso sul blog di tecnologia tecnoandroid.it – la violazione del copyright di moltissime foto. Getty asserisce che per le immagini che compaiono sull'apposito categorie del motore, Google le "ruberebbe" sottraendole in questo modo dal servizio a pagamento dell'agenzia.
Le accuse dell'agenzia fotografia non sono tuttavia recenti. Le prime infatti risalgono al gennaio 2013 quando Getty ha accusato Google di fornire ai propri utenti la possibilità di utilizzare – scaricandole e copiandole – immagini in formato largo e ad alta risoluzione. In questo modo chi naviga sul motore di ricerca ha a disposizione scatti che, diversamente, dovrebbe pagare a Getty. La risposta del colosso mondiale del web non si fece attendere: i responsabili di Google infatti rispedirono al mittente le accuse dichiarando che il motore garantisce adeguata visibilità all’agenzia, dal momento che dirotta il traffico degli utenti direttamente sul sito di Getty.
Non è la prima volta che Google si trova in una posizione "scomoda"; il commissario Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager ha infatti già avviato in passato due indagini in materia di antitrust: la prima riguarda l'abuso della propria posizione dominante nel search per promuovere i propri servizi di ecommerce, mentre la seconda è relativa alle azioni "non legali" secondo l'accusa che inducono gli utenti all'uso delle proprie app. Tornando alla vicenda Getty-Google, pare che essa sia destinata a continuare: i tempi della giustizia europea non sono rapidissimi, in particolare quando ci si trova a giudicare una vicenda che coinvolge due colossi dell'economia mondiale. Inoltre è certo che il responso finale farà giurisprudenza e i giudici europei si prenderanno tutto il tempo necessario per decidere in merito.
Intanto Google continua la propria ascesa economica: in un economia mondiale sempre più 2.0, il motore di ricerca più utilizzato ha fatto registrare, soltanto nel primo trimestre del 2016, una crescita che si è attestata intorno al 20 per cento. Dal punto di vista economico gli introiti del colosso di Mountain View sono stati di 4,2 miliardi di dollari di utile netto. Vediamo se la rivolta di oltre 200,000 artisti, fotografi e fotogiornalisti potrebbe scalfire le certezze di Google…