La sicurezza informatica da qualche anno è diventata un’incombenza di cui le aziende sono chiamate a preoccuparsi con attenzione. I rischi connessi ai ransomware, agli attacchi hacker e alle aggressioni che possono essere compiute dai cyber criminali sono potenzialmente infiniti, ed è questa la ragione per la quale è indispensabile adattarsi. Quando si parla di sicurezza informatica si fa riferimento, in particolare, alla salvaguardia delle informazioni che vengono gestite da un’azienda (o più in generale da un’organizzazione) in relazione alla loro disponibilità, alla loro integrità e alla loro riservatezza.
Come vengono salvaguardate le informazioni
Non si deve pensare, però, che i dati e i file aziendali siano a rischio solo quando sono esposti ad attacchi hacker. Ci sono, infatti, molte altre fonti di pericoli che è necessario prendere in considerazione: si pensi a un evento fortuito, come un allagamento o un incendio in una sala server, oppure a un banale errore umano non volontario. La sicurezza informatica, pertanto, deve coinvolgere tutte le regole organizzative all’interno di un’impresa, con i suoi servizi, i suoi prodotti e i comportamenti che vengono adottati dagli individui.
Quanto investire nella sicurezza informatica
Si è stimato che solo nel 2018 in tutto il mondo siano stati spesi più o meno 114 miliardi di dollari per la sicurezza informatica; di questa cifra, circa 59 miliardi hanno riguardato i servizi collegati. La sicurezza, d’altro canto, può riguardare un vasto assortimento di ambiti: la rete, i dati, le applicazioni, e così via. Solo per la protezione delle infrastrutture, lo scorso anno sono stati investiti oltre 14 miliardi di dollari, e quasi 12 miliardi e mezzo sono serviti per rinforzare e rendere sicure le reti. Per quel che riguarda gli utenti privati, invece, i software che sono stati comprati nel mondo consumer hanno raggiunto i 6 miliardi e mezzo di spesa complessiva.
La situazione in Italia
L’Osservatorio Information Security e Privacy del Politecnico di Milano dimostra che il nostro Paese in questo settore sta conoscendo un trend improntato allo sviluppo. Tra il 2016 e il 2017, per esempio, la crescita del mercato delle soluzioni di information security è stata del 12 per cento, per un valore di 1 miliardo e 90 milioni di euro. Più bassi erano i ritmi degli anni precedenti: anche in Italia, dunque, si sta capendo l’importanza di investire sulla sicurezza informatica. Sono soprattutto le grandi imprese a spendere, arrivando a sfiorare l’80 per cento, mentre le PMI si trovano più in difficoltà, come è facile intuire, per la carenza di risorse. La novità del GDPR, ad ogni modo, ha avuto un ruolo importante, motivando molte imprese a evolversi e adattarsi.
Arka Service per la sicurezza informatica
Arka Service offre per la sicurezza informatica service center di alta qualità, grazie a un portafoglio di soluzioni e servizi finalizzati a sostenere il processo di trasformazione digitale delle aziende. Grazie alla professionalità dei project manager che lavorano in Arka Service, la produttività delle imprese può essere migliorata e moltiplicata; lo stesso dicasi per gli standard di qualità dei servizi offerti, mentre la gestione degli ambienti IT viene semplificata anche grazie alla flessibilità dei processi.
I pericoli dei ransomware
Tra i nemici della sicurezza aziendale ci sono i ransomware: si tratta di virus del computer, cioè particolari malware, che infettano i dispositivi in modo che essi non possano più essere utilizzati perché non funzionanti. A quel punto viene chiesto un riscatto, cioè una somma da pagare per sbloccare il device. Una versione alternativa dei ransomware è rappresentata dai cryptolocker, ma in qualsiasi caso si parla di veri e propri reati che dovrebbero essere denunciati alle autorità competenti. Aggiornando di frequente i software e le applicazioni, comunque, il rischio di essere vittime di ransomware si riduce in misura significativa.