Internet, come tutelare la privacy

Con l’avvento di internet e di dispositivi elettronici sempre più sofisticati, si è semplificato il lavoro e si è in contatto col mondo, da diversi punti di vista. Basta in effetti uno di tali strumenti tecnologici ed una configurazione un modem ed il gioco è fatto: si è sulla rete a navigare per poter trovare siti, scrivere o leggere email, individuare informazioni o documenti utili per il proprio lavoro, poter visualizzare foto o filmati propri o di altre persone.

Tutta una serie di operazioni o funzioni che facilitano la nostra vita professionale e rendono più variegata e divertente quella privata. Tuttavia, questo può avere anche un risvolto negativo o comunque particolare su cui, al giorno d’oggi, bisogna stare attenti, in quanto potrebbe creare conseguenze nefaste su di noi ed i nostri familiari. Si tratta della privacy o diritto alla riservatezza dei nostri dati personali e finanziari, utilizzando internet. Come tutelare queste informazioni sensibili, mentre navighiamo?

Browser e fornitura di dati

Quando navighiamo sulla rete per vedere siti o effettuare ricerche, il nostro computer lascia delle tracce del nostro passaggio. Un browser, un programma che ci permette di fare tutto questo, come ad esempio Google Chrome, richiede, per poter essere utilizzato, una serie di informazioni personali ed in seguito, come dicevamo, tende a tracciare i nostri percorsi sulla rete. E’ possibile utilizzare browser che permettono una maggiore riservatezza, da questo punto di vista, come SRWare Iron o Tor Browser Bundle.

Inoltre, per poter ricevere informazioni di diverso genere, da quelle riguardanti occasioni di lavoro a quelle inerenti l’uscita dei più recenti prodotti tecnologici, si devono compilare dei moduli online o ci si deve iscrivere a dei siti. Anche in questo caso, bisogna fare attenzione alle informazioni richieste e fornite, in quanto possono essere utilizzati, nella migliore delle ipotesi, per inviare pubblicità non gradite o essere passate ad altre società che usano tali dati per varie ragioni, anche non corrette.

Phising, social network, app e foto online

Un fenomeno che si è diffuso nel corso del tempo è anche il cosiddetto “Phising”, una pratica che consiste nel rubare dati personali e finanziari (come ad esempio codici di conti correnti o password) di una persona attraverso l’invio di false email, in cui si richiedono l’aggiornamento o la ripetizione di tali codici. Per evitare tutto ciò, basta diffidare di email contenenti richieste di questo tipo, in quanto banche o uffici postali non effettuano simili operazioni tramite internet.

Incresciosi episodi, soprattutto tra i più giovani, si possono verificare poi anche con l’uso di diversi social network o di app, su cui inserire foto o filmati personali. Infatti, soggetti poco attenti o per gioco hanno postato o inviato questo tipo di materiale a persone non affidabili o conosciute da poco o veri e propri stalker, che ne hanno fatto oggetto di ricatto o di molestia. Di conseguenza, è sempre bene non pubblicare o inviare materiale di questo genere a nessuno.