Passare dal lavoro dipendente a quello autonomo aprendo una web agency
Voler essere il boss di se stessi non è solo una gratificazione personale ma rappresenta anche il raggiungimento di un obiettivo, di un traguardo. Ad oggi, una delle attività più ricercate dai “self-employed” è la web agency, cioè un’agenzia che si occupa di curare l’aspetto grafico, tecnico e comunicativo, online e offline, di un’attività. Una tentazione molto grande, che però a volte comporta slanci di entusiasmo eccessivi e rischiosi. Avviare un simile business richiede esperienza, dedizione e tanta competenza, non si può contare sull’improvvisazione. A tal proposito, vediamo alcuni consigli utili.
Pensare come un’azienda e non più come un dipendente
Sembrerebbe un passaggio ovvio e scontato, ma in realtà non lo è, perché chi passa da una situazione di lavoro dipendente è abituato a gestire solo determinati aspetti di un’attività. Chi lavora, ad esempio, come web designer in una web agency, dovrà poi occuparsi anche di trattare con i clienti, chiudere i contratti, gestire le finanze e la comunicazione. La responsabilizzazione riduce iniziale entusiasmo dettato dalla prospettiva eccitante di essere finalmente al comando. Ma, tanto per utilizzare una citazione inflazionata “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”, quindi ora non basta svolgere il compito assegnato, ma bisogna passare a grandi vedute, pianificare, investire, rischiare, capire il mercato di riferimento ed organizzare il lavoro e la promozione in base ad esso. È importante anche valutare il mercato a livello locale: una web agency a Milano, ad esempio, riesce a garantire, oltre al servizio online, anche una sede fisica facile da trovare, comoda per gli incontri e in grado di sfruttare la sue presenza per avere visibilità offline, molto di più di quanto potrebbe fare una situata in un paesino o in una città con pochi collegamenti.
È consigliato, inoltre, focalizzarsi su un determinato target, per assumere una precisa identità; la flessibilità è importante e necessaria, ma non deve essere eccessiva. Un’azienda costruisce una propria reputazione, che si riflette nel portfolio di clienti.
La comunicazione è uno dei pilastri di una web agency
Svolgere in maniera impeccabile il proprio lavoro non è sufficiente a garantire un’immagine vincente all’azienda. Si può essere i migliori web designer, i più skillati, ma senza un’adeguata comunicazione è difficile, al giorno d’oggi, ottenere i risultati sperati.
Il dialogo, la contrattazione, la pazienza, l’empatia, possono essere elementi mai considerati nel precedente lavoro, nel quale il focus era al 100% sulla creatività o sull’analisi SEO. Quando si gestisce una propria attività bisogna sapere parlare con le persone, uscire da situazioni difficili in maniera brillante, riparare agli errori e soprattutto mantenere il controllo. Si possono incontrare clienti eccessivamente pretenziosi e difficili da soddisfare e in questi momenti la comunicazione deve raggiungere la sua massima efficacia. Una web agency lavora con il pubblico, oggi più che mai eterogeneo, per cui è un valore aggiunto sapersi calare nelle diverse situazioni e comunicare con i relativi linguaggi. Ad un cliente poco esperto non si può parlare con troppi tecnicismi, ma cercare di fargli capire in maniera molto semplice il lavoro che si intende svolgere; allo stesso modo, se ci troviamo di fronte persone preparate, è giusto e conveniente far notare una conoscenza approfondita dell’argomento.
Mai abbandonare i progetti personali
Un nuovo lavoro, soprattutto in proprio, richiede tanto tempo, per cui può sembrare scontato rinunciare a quelle attività da cui non si ricavano guadagni. In realtà progetti come un blog che contribuisce ad aggiungere valore ed informazioni ad una community non andrebbe abbandonato perché, se da un lato non comporta un’entrata economica, dall’altro restituisce un vantaggio d’immagine. Essere conosciuti all’interno di una comunità aiuta in maniera enorme a far conoscere il proprio brand ed aggiungere autorevolezza al nome; è importante quindi continuare un buon lavoro, anche se richiede sacrifici, rinunciando magari ad altre attività meno produttive.
Meglio buttarsi o seguire un approccio graduale?
Spesso la voglia di iniziare qualcosa di nuovo porta stimoli, adrenalina, eccitazione e anche un po’ di fretta: si vogliono bruciare le tappe e cominciare subito. Certamente questo ardente desiderio è positivo, ma andrebbe mitigato con un po’ di raziocinio. Forse è meglio cercare un approccio graduale, magari iniziando a fare un po’ di lavoro freelance nel tempo libero, iniziando a contattare clienti per capire come funziona il mercato, come risponde il pubblico e capire se la scintilla della web agency può trasformasi in una fiamma ardente e duratura. Intanto si mantiene il proprio lavoro ed una sicurezza economica, per poi passare full-time nel momento in cui vengono acquisite sicurezza e competenze.
È importante non aver paura di rischiare nel proprio lavoro, mantenendo sempre i piedi a terra e continuando a lavorare duro, giorno dopo giorno: i risultati importanti, quelli che portano al successo, si ottengono nel lungo termine.