La normativa vigente in materia di cosmesi bio

Negli ultimi anni il mondo della cosmesi biologica ha avuto un vero e proprio boom. Merito di un sacco di elementi. In primis la maggiore attenzione da parte dei consumatori e delle consumatrici in particolare. La nascita di numerose nuove aziende che hanno fatto della loro mission il rispetto dell’ambiente. Infine l’opera di numerose beauty bloggers e blog make up e bellezza. Attualmente in Italia c’è ancora un po’ di confusione rispetto alla normativa che regolamenta la cosmesi genuinamente biologica e sono molte le aziende che in maniera poco trasparente si fregiano del titolo di aziende biologiche quando in realtà non lo sono e questo semplicemente per cavalcare l’onda del successo della cosmetica green. Vediamo quindi di fare un po’ di chiarezza in materia.

La prima cosa da ricorda è che attualmente non esiste ancora una normativa internazionale che regolamenti la certificazione della cosmesi biologica. Per tale ragione l’Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale ha inaugurato un percorso di regolamentazione che ha avuto come risultato la convalida di un Disciplinare per la Cosmesi Eco-Bio.

La certificazione ICEA punta a fornire un livello di informazione quanto più chiara e trasparente possibile sui cosmetici biologici che risponda alle domande dei consumatori sempre più attenti alla composizione ed ai metodi di lavorazione secondo i quali vengono realizzati i cosmetici.

I cosmetici certificati ICEA in particolare non contengono ingredienti proibiti dalla certificazione stessa, non utilizzano OGM, non sono caratterizzate da radiazioni ionizzanti, utilizzando ovviamente solo prodotti agricoli o zootecnici da agricoltura biologica.

Un altro tipo di certificazione molto importante e sempre più apprezzata è la certificazione Natrue. Questa certificazione prevede tre fasi.
Durante la prima fase bisogna dimostra che gli ingredienti che compongono i prodotti sono ricavati da metodi di produzione sostenibili ed accurati. Le due fasi successive servono a valutare la proporzione esistente tra ingredienti da agricoltura biologica certificata e non. In questo caso più alta è questa proporzione migliore più ecologico è il contenuto del prodotto. Il fatto che un elevato livello di contenuto biologico sia più difficile da ottenere, vuole stimolare le aziende bio a migliorare ulteriormente l’INCI dei propri prodotti.